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Iole Araara, divina cosplayer o troll esilarante?

Oggi facciamo la conoscenza di una simpatica cosplayer che si auto definisce “divina”. Iole Araara, un’artista che prova fare cosplay ma finisce, come lei stessa ci confida, a fare solo troll. Oltre a questa passione Iole è una maga de fornelli, dopoutto, è una “donna napulegna”,  come lei stessa ci descrive! Iole prende parte a molti aventi, ma il Rimini Comics è l’evento più divertente e devastante in Italia. In queste occasione la chiamano sempre “mommy”  ancora non si capisce perché.

“Mi auguro di farvi sorridere sempre così siete tutti più belli… Sono un personaggio h24. Alla fine, indossiamo sempre tutti una maschera, no?”

Il suo nickname si ispira al personaggio di Akeno Himejima di Highschooldxd che ha lasciato un’impronta indelebile nel suo cuore, ma anche perché il suo “vero”cognome inizia con “Ara”. Iole ha sempre avuto interesse nel fare il Cosplay; purtroppo ha avuto tempo di approcciarsi a questa arte che “si crea e si vive” solo durante e dopo la pandemia. Dal 2014 lavora come modella, quindi non riusciva mai a partecipare a nessun Festival di settore: ora, essendo come lei sostiena “invecchiata” può ritenermi pseudo-disoccupata… ci permettiamo di dissentire!















La prima volta che ha deciso di creare un Cosplay è dopo aver visto per la seconda volta il venticinquesimo episodio di Evangelion, in quel preciso momento si è detta “Io sono Misato, io devo trasformarmi in questa donna”. Da quel momento, oltra a Misato Katsuragi ha realizzato numerosi outfit tra i quali ricordiamo Lamù , Zerotwo , Makima, Ayame Kajou, Quanxi, Himeno, Yuno Gasai, Esdeath , Wakana Gojou, Mari Illustrious Makinami, Yor Forger, SpiderGwen, Yumeko Jabami , Sachiko Yuraku, Ymir , Mima Kirigoe, Maleficent , Kagome Higurashi , Hye-ra … e molti altri! Ovviamente tra questi rimane proprio il costume di Misato Katsuragi di Evangelion il preferito della nostra creativa perchè rappresentia al meglio la sua (non) personalità.

Secondo Iole, le sue creazioni di outfit e accessori  i vestiti sono altamente discutibili, ma forse le piacciono esattamente per questo. Quando deve fare un costume per una coppia o per un gruppo invece, preferisce acquistarle per evitare figuracce .

Iole Araara è convinta che si diventa bravi cosplayer quando ci si diverte. Si nota subito la differenza, secondo la creativa tra chi lo fa per lavoro/fama e chi lo fa perché gli fa bene al cuore. Lei si ispira più ai personaggi che agli altri cosplayer, preferisce sempre fare le cose “di testa sua” anche col rischio di essere spesso “too much”.

Riguardo ai costumi orginal, Iole ci dichiara:

“… mi piacerebbe avere una personalità così ferma e stereotipata da poter creare un original. Penso che sono molto invidiosa di chi riesce a crearne uno quanto più verosimile possibile al proprio modo di essere”.

Secondo Iole il cosplay negli ultimi anni sta diventando sempre più accessibile e diffuso tanto da diventare per certi versi una vera e propria “industria”.  Dopotutto, secondo la cosplayer sarebbe impossibile amare tutti i personaggi che si interpretano, anzi, mi è le capitato di vendere alcuni cosplay dopo un solo utilizzo (Rin Tohsaka, le tzundere meglio lasciarle come waifus) perché non riusciva più a sentirsi a suo agio con quei personaggi. Per Iole è giusto guadagnare con la propria passione, il mondo sarebbe un posto fantastico se tutti lavorassero nel settore che si ama di più.

Riguardo agli Haters e alle critiche, Iole ci rivela:

“… mi parlano alle spalle solo perché sono troppo avanti. No scherzi a parte, per me le critiche (anche quelle fatte per il puro gusto di ferire o schernire) sono solo punti di riflessione”.

A tutti coloro che vogliono cimentarsi nel Cosplay, Iole vuole dire:

“Ragazzi divertitevi e cercate di fare l’imitazione di quel personaggio. C’è sicuramente un motivo se avete scelto proprio quello. La vera sfida è capire il perché interpretandolo. E ricordate sempre che “play” sta per gioco, quindi non prendetevi mai troppo sul serio, fa male alla salute psicofisica… Per me il cosplay è un modo per conoscere sé stessi giocando. Attraverso i personaggi interpretati piano piano posso esplorare lati della mia personalità che magari neanche conoscevo, e magari unirli per capire finalmente chi sono. Si, dovrebbero inventare la cosplay terapy”.

Per connettersi alla simpatia trollante di Iole Araara vi invitiamo a visitare i suoi profili Patreon, TikTok e Instagram.

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