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Simona Tsukis.Mess, Figlia della Luna

Simona è una ragazza appassionata fin da bambina ai cartoni animati che guardava in tv durante la merenda dopo scuola e ai videogiochi a cui giocava prima di addormentarsi. Dopo anni passati a disegnare i suoi personaggi preferiti, nel lontano 2013 durante il suo primo RiminiComix si trova circondata da cosplayer che le sorridono vedendola indossare un semplice cappello di paglia, portato per la sua passione per “One Piece”. Da quel momento, presa dal coraggio e dall’emozione di poter essere anch’essa un personaggio delle sue adorate storie, decide di tuffarsi nel mondo del cosplay. Ancora ricorda quando da ragazzina la sua famiglia fu il suo primo supporto, portandola in fiera e incoraggiandola durante le gare cosplay.












Appena iniziato il suo percorso si trova più a suo agio ad interpretare personaggi maschili realizzando ben 7 cosplay; in ordine cronologico: Roronoa Zoro (One Piece), Ken Kaneki (Tokyo Ghoul), Sebastian Michaelis (Black Butler), Levi Akermann (Attack on Titan), Rei Ryugazaki (Free!) e Yoonbum (Killing Stalking). Tra tutti questi di sicuro il preferito è Ike, protagonista del suo videogioco del cuore “Fire Emblem: Path of Radiance”. Senza dubbio i suoi ricordi più cari sono legati proprio a lui: il vestito piuttosto complicato l’ha tenuta impegnata quasi quanto la realizzazione della spada Ragnell, prima volta in cui si è cimenta nella creazione di un accessorio di così grandi dimensioni.

Tutta la fatica viene ripagata dai complimenti ricevuti in fiera; vedere persone che riconoscevano quel personaggio, ai tempi quasi sconosciuto, la riempie di gioia e soddisfazione nell’aver resto giustizia al suo lord preferito. Crescendo ha provato a cimentarsi anche in cosplay di personaggi femminili: Umi Sonoda (Love Live!), Menma (AnoHana), Xayah (League of Legends), Asuka Langley, Rei Ayanami e Misato Katsuragi della sua serie anime preferita “Neon Genesis Evangelion”.

Purtroppo però il cosplay subisce una brusca frenata a causa della sua introversione: negli anni più difficili del liceo le sue passioni vengono viste come “strane” o “infantili”; per provare a mettere a tacere quelle voci e cercare di essere accettata, se ne distacca agli occhi degli altri. Nel piccolo della sua stanzetta però continua a leggere i suoi fumetti preferiti, a giocare ai videogiochi, a disegnare, a suonare al piano le sue colonne sonore del cuore e a vestire i panni dei suoi amati personaggi.

Nel 2019 a seguito di un brutto evento decide di provare a ritrovare conforto nel mondo del cosplay aprendo un profilo Instagram, provando ad uscire dal suo guscio ispirandosi in particolar modo alle idol giapponesi che da anni segue. Nello scegliere un nome pensa al suo racconto giapponese preferito “Storia di un tagliatore di bambù – Storia della principessa Kaguya”; per questo motivo sceglie il nome “Tsukiko” ⽉⼦ dal giapponese “figlia della luna”. tsukis.mess nasce dall’intento del suo profilo: una scatola in cui buttare la sua creatività, a volte vista dall’esterno come una confusione (mess, in inglese). Con sua sorpresa, appena entrata in questo lato più social della sua passione, si rende conto che la passione per il cosplay è diventata più popolare di quanto si sarebbe mai aspettata, riempiendola di gioia.

Negli anni ha cercato di migliorare la qualità dei suoi cosplay, curando soprattutto il make-up per avvicinare i suoi tratti del viso a quelli del personaggio interpretato. Consapevole di avere ancora tanto da imparare, cerca sempre di migliorarsi sempre più. Per quanto faticoso sia alle volte, adora andare in fiera per parlare delle proprie passioni e divertirsi in compagnia.

“Anche se sembra che vi stia guardando male, non rifiuto mai una foto o una parola gentile!”

Ormai Simona è cresciuta e cerca di lasciarsi alle spalle i momenti negativi per dedicarsi tranquillamente alla sua passione che ormai si concilia quasi totalmente con la sua vita privata di studentessa di storia dell’arte. Spesso non è facile dover fronteggiare i commenti negativi e le immancabili critiche distruttive che anch’essa ha subito e occasionalmente subisce, ma dopo (quasi) 10 anni in questo mondo si sente di dare dei piccoli consigli:

“Purtroppo le persone parleranno sempre anche senza sapere, ma la vita è decisamente troppo breve per viverla basandosi su parole vuote di estranei”.

Aggiunge che sicuramente va bene cadere, va bene fermarsi e prendersi del tempo per se stessi, ma non bisogna mai dimenticarsi di essere e vivere come i protagonisti della nostra storia, che creiamo e viviamo a nostra unica discrezione. Tutti i cosplayer e le loro scelte stilistiche sono validi, senza limiti o regole stabilite da chissà chi; le parole chiave di questa passione sono “libertà e divertimento”.

Per approfondire il talento di Simona, vi invitiamo a visitare il suo profilo all’indirizzo:  instagram.com/tsukis.mess/

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