Siria Oubari, il talento oltre il body shaming

Siria Oubari, conosciuta sui social anche con il nick Siri Cosplay, è una giovane creativa romagnola sensibile e allegra che, nonostante le squallide critiche sul suo aspetto fisico, ha continuato a realizzare cosplay degni di nota (e sopratutto a divertirsi!) superando le inutili parole di scherno che l’hanno colpita, anzi trasformandole in una scintilla vitale. Uno spirito libero, amante, sin da bambina di videogiochi come Final fantasy o Legend of Dragon: una passione che continua tutt’ora!  Il suo nickname proprio dal nomignolo, Siri, che i suoi amici le avevano data. Siria studiò anni all liceo artistico , la sua creatività del cosplay e stata molto influenzata da questo fattore , nella vita privata è una persona molto libera è creativa ,realizza molte opere d arte e adora cantare a livello professionale la sua creatività le garantì una strada spianata facendosi conoscere da molte persone

La voglia di cimentarsi nel Cosplay nacque grazie al suo migliore amico che le fece conoscere questo variopinto mondo dell’arte che “si crea e si vive” e, nel 2018, Siria compì il suo primo, timido passo, provando a realizzare un cosplay con le poche cose che aveva casa!

Pur avendo iniziato da relativamente poco tempo, Siria ha realizzato numerosi outfit tra i quali: Emma di The Promised Neverland , Dabi , Soichi, Kaworu, Hanjie, Makima, Nami, Aerith; tra questi, quello sicuramente a cui è più legata è Himeno di Chainsawman. La maggior parte delle volte preferisce che gli accessori sia lei realizzarli a mano sfoggiando così la sua creatività!

Dopotutto, a parer suo, bravi cosplayer si diventa con tanta esperienza, impegnandosi sempre di piu e prendendo spunti da cosplayer professionali , come gia accennato era molto ispirata dal suo migliore amico.  Trova che il cosplay negli ultimi anni abbia perso la sua essenza, il solo pensiero che persone litighino su chi ha l’outffit migliore la fa rattristire rendendo spesso le varie comunità social, i canali di streaming e le stesse fiere cosplay, luoghi tossici in cui si dimentica la passione rispetto “all’investimentoo”. Non è d’accordo sulla totale industriallizazione verso la quale il Cosplay si sta evolvendo, ma trova interessante poter lavorare (e dunque guadagnare) con i frutti della propria creatività

Come abbiamo accennato, purtroppo, all’inizio della sua carriera Cosplay, Siria veniva criticata per il suo splendido fisico ma fortunatamente, proprio grazie all’amici di altri cosplayer, ha imparato a migliorare non solo la sua arte ma anche il suo modo di guardarsi e di affrontare le sterili critiche migliorando se stessa e la sua passione.

Siria partecipa a tutti gli eventi locali romagnoli e, quando ne ha la possibilità, non vede l’ora di spostarsi anche in location più lontane: le sue fiere preferite sono il Forlive e il Riminicomix. Proprio in occasione di un Festival, al Cesena Fantasy, durante un contest, Siria scelse di realizzare una performance canora dal vivo. Era davvero in ansia per l’esito delle votazioni della giuria, ma un’altra cosplayer, con un outfit di Ursula, le fece capire, complimentandosi, di essere “fiera di se stessa” nonostante l’esito del contest. L’ansia sparì e Siria rimase tutta la gara ad applaudire serenamente i concorrenti fino al suo momento performativa che la porto a vincere il premio come “miglior cosplay femminile”. Dunque, il consiglio che Siria vuole dare a tutti i cosplayer, indifferente dalla propria esperienza, è semplicemente quello di divertirsi; non esiste un’artista “mai abbastanza bravo”, il Cosplay è una forma di espressione e condivisione non un mero susseguirsi di punteggi in un contest!

Per approfondire la creatività di Siria Oubari vi invitiamo a visitare i suoi profili TikTok e Instagram.

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