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Stefania “Stethecreations” Raco, cosplayer e dress designer

Siamo onorati di presentarvi la creatività di Stefania Raco, in arte Stethecreations, una cosplayer e aspirante costumista di 21 anni, originaria di Torino. Muove i suoi primi passi nel mondo del cosplay “per caso” dopo aver scoperto la sua passione nel realizzare costumi, all’inizio per le gare di carnevale, successivamente per le fiere del fumetto vere e proprie. Il suo nickname ha origine proprio da questo, cercava un nome che facesse intendere che il “creare” in generale, fosse la sua passione e dopo aver chiamato il suo profilo personale “Stethecreator” ha deciso di chiamare il profilo cosplay “Stethecreations”.









Inizia quindi a creare costumi nella sua cameretta intorno al 2017, con la vecchia macchina da cucire di sua madre e un po’ di tessuti presi alla bancarella del mercato, realizzava gli accessori con quello che trovava in casa, nel laboratorio di suo padre o nel giardino. I primi costumi li realizzò appunto per le gare di carnevale alle superiori e ottenne per tre volte il titolo di miglior costume femminile con Malefica e Rey da Star Wars. Non era come le gare cosplay ma fu qualcosa che le piaceva e la divertiva. Fu quando andò alle prime fiere, a Torino e dintorni che scoprì che c’era un mondo dietro a tutto ciò, e a partire dal 2019 iniziò a creare costumi per le fiere del fumetto, iniziò con Catwoman, che portò al Torino Comics. Successivamente realizzò il cosplay di Black Cat , Jade dal videogioco “Mortal Kombat”, Pocahontas e gli ultimi due costumi che sono original, uno di una fata “Miridea” e uno ispirato al film “The Purge” per Halloween. Ogni costume è stato interamente realizzato a mano, completamente da zero o comunque totalmente modificato da lei.

Si potrebbe dire che non sono molti ma preferisco la qualità alla quantità”.

Il suo costume più iconico e a cui è più legata è quello di Jade (Mortal Kombat) poiché è stato il primo cosplay a cui ha lavorato a partire da zero, procurandosi tutti i materiali e lavorandoci per diversi mesi nel 2020. È stato anche il primo cosplay portato in fiera dopo il lockdown; perciò rappresenta un vero e proprio inizio e cambiamento per la cosplayer. Con questo costume ha sperimentato per la prima volta tutte le fasi di creazione di un cosplay di media difficoltà, utilizzando il foam che non aveva mai usato prima, progettando tutti i pezzi di armatura su Illustrator e realizzando i cartamodelli da zero per la parte sartoriale.

È sottinteso che Stefania ama realizzare i cosplay da sola e non li acquista mai già finiti. Frequenta infatti una scuola di moda a Torino per migliorare ulteriormente le sue capacità, il suo obiettivo è proprio quello di riuscire a realizzare costumi ancora più complessi. Ritiene che il bello stia proprio in questo, nel creare ogni parte come si vuole affinché sia perfetta, sia per gli accessori che per i costumi in sé.

Sta di fatto che Stefania adora i costumi original ed è molto felice che ultimamente si stia lasciando più spazio a questo tipo di cosplay, questo perché si possono realizzare a proprio piacimento, e possono essere ispirati a qualsiasi tema.

Il rischio però è sempre quello che non vengano apprezzati come dovrebbero perché non si conosce il personaggio o viene scambiato per un altro e questo dispiace sempre... “Tuttavia credo che un original sia bello quando c’è un idea di partenza, una storia, non mettendo insieme cose a caso”.

Stefania pensa che non esista una definizione di “bravo cosplayer” perché ognuno fa cosplay a modo proprio, e non ritiene che ci sia un modo migliore rispetto ad un altro di fare cosplay. Secondo lei un buon cosplay dipende dalla qualità del costume e dall’interpretazione del personaggio in sé, pensa che anche i propri tratti somatici giochino un ruolo importante:

Tendo a scegliere personaggi che so che mi starebbero bene, avendo una carnagione olivastra, perché penso mi stiano meglio, personalmente lo preferisco”.

I cosplayer che la ispirano sono coloro che realizzano costumi spettacolari e che riescono ad interpretare il personaggio alla perfezione, anche attraverso il make-up, un campo che lei vorrebbe migliorare. Ammira chi è riuscito a rendere il cosplay un lavoro vero e proprio perché pensa che sia un lavoro in cui non ci si annoierebbe mai.

Per Stefania gli eventi sono fondamentali per fare amicizia con altri cosplayer, inoltre è un’ottima occasione per fare set fotografici con i fotografi presenti in fiera e che sono super disponibili per la maggior parte. Ha partecipato principalmente a quelli di Torino e dintorni, ma vorrebbe partecipare anche a quelli più grandi come a Lucca o Milano.

Penso che chiamarla “industria del cosplay” sia giusto ma non per l’Italia, secondo me è un ambito che non viene considerato ancora come lavoro a tutti gli effetti, quanto all’estero. Ciò nonostante, penso sia fantastico che la tua passione diventi un lavoro perché è così che trovi il lavoro dei tuoi sogni, facendo ciò che ami”.  

Il cosplay per Stefania di fatto è un ottimo modo per mettersi alla prova e migliorare le sue capacità nel modellismo e nel cucito poiché è quello che sta studiando e che spera di trasformare nel suo lavoro. Per fortuna le persone intorno a lei supportano e apprezzano a pieno quello che fa, si sente molto fortunata perché sa che non è sempre così per tutti.

Detesto quando persone che fanno cosplay vengono derise senza motivo, bisogna sempre imparare a fregarsene ed andare avanti per la propria strada senza ascoltare giudizi negativi, le critiche costruttive sono una cosa, gli insulti ne sono un’altra”.

In primis sui social, che certo sono un ottimo modo per connettere cosplayer da tutto il mondo e dove puoi trovare supporto ma anche commenti non richiesti.

Una volta al Caluso in cosplay ho portato il mio ultimo cosplay original da fata, si avvicina una ragazzina che mi fa mille complimenti per il vestito e tutto, le piace così tanto che un paio di giorni dopo mi manda un’anteprima di una fanart, così le lascio la mia e-mail e mi arriva un disegno digitale stupendo, che ritraeva in ogni dettaglio il costume che avevo. Può sembrare una cosa da poco ma per me ha significato tantissimo e mi ha reso troppo felice. È anche per questo che amo fare cosplay, e spero che le nuove generazioni portino avanti questa passione”.

Con questo Stefania incoraggia chi vuole iniziare a fare cosplay, ribadendo che si può iniziare da cosplay più semplici e che non deve essere tutto perfetto fin da subito, si può sempre migliorare e soprattutto è un modo per conoscere persone nuove e fare esperienze bellissime.

Per approfondire il talento di Stefania, vi consigliamo di fare una capatina sui suoi profili social Instagram.com. TiktokFacebook… e se volete supportare i suoi progetti con un caffè simbolico c’è il suo KoFi!  https://ko-fi.com/stethecreations

 

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